PATRIZIA GENTILINI oncologo di fama spiega la situazione di Faenza
e come si è arrivati ad avere le falde inquinate
Sullo scandalo delle falde acquifere inquinate nell’ex zona industriale interviene l’oncologa Patrizia Gentilini.
Così hanno inquinato mezza Italia:
Nata a Faenza, laureata a Bologna e specializzata in Oncologia a Genova e in Ematologia a Ferrara, Gentilini ha lavorato nel reparto di oncologia dell’ospedale di Forlì occupandosi di Prevenzione-Diagnosi precoce e di Terapia dei tumori. Vicepresidente dell’Associazione contro Leucemie, Linfomi, Mieloma (Ail, sez.Forlì-Cesena) fa parte di Medici per l’Ambiente (Isde Italia) partecipando a convegni nazionali e internazionali.
La notizia di un gravissimo inquinamento a Faenza da solventi, sostanze clorurate, idrocarburi policiclici e altre sostanze in falde acquifere, profonde anche 40-50 metri, desta profonda preoccupazione.
Innanzitutto per i potenziali rischi per la salute umana, ma anche perchè appare, purtroppo, come l’ennesima conferma della tragica situazione in cui versa l’ambiente in cui viviamo, violato e contaminato per colpevoli e delinquenziali comportamenti umani.
Se pensiamo poi che il ‘ricambio’ delle falde profonde avviene in media in 1400 anni, possiamo ben capire che il loro inquinamento è un evento di gravità inaudita; inoltre, di che ricambio potrà mai trattarsi se nulla cambia nel nostro sistema economico-produttivo?
Su quanto emerso, in assenza di dati analitici più precisi, si può dire che l’inquinamento delle falde da parte di organoclorurati (di solito tetracloro o tricloro etilene) in aree di vecchia industrializzazione, non è certo una novità per il nostro Paese. Situazioni analoghe sono alla ribalta della cronaca giudiziaria: una breve panoramica dell’attuale situazione è altamente sconfortante.
A Cremona è in atto un processo contro la Tamoil: cinque gli imputati dell’inchiesta per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta di dirigenti della compagnia petrolifera dal 1999 al 2007. L’accusa è avvelenamento delle acque destinate a uso umano.
In Veneto, nel maggio 2011, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) di Treviso ha riscontrato la presenza di mercurio nei pozzi dei comuni di Preganziol, Treviso, Casier e Quinto. Stando ai dati diffusi, su 518 pozzi ben 137 risultavano avere concentrazioni di mercurio al di sopra dei limiti consentiti.
Non se la passa meglio l’Abruzzo con l’inquinamento di acque destinate al consumo umano a Bussi e nella Val Pescara dove si è verificato un disastro ambientale di proporzioni inimmaginabili per le potenziali conseguenze sulla salute di 500mila cittadini: nelle falde sono stati riscontrati cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano, tricloroetilene, triclorobenzeni, metalli pesanti (alcuni con livelli 3 milioni di volte superiori ai limiti di legge).
Invece per i pesticidi una recente indagine Ispra (Istituto superiore protezione e ricerca ambientale) ha evidenziato per le acque superficiali che il 47.9% dei campioni esaminati è contaminato da pesticidi (presenti in quantità superiore di limiti di legge nel 31,7%); e per le acque sotteranee una contaminazione nel 27% dei casi (presenti in quantità superiore ai limiti di legge nel 15.5%).
Quest’indagine ha identificato nelle acque esaminate ben 131 di queste sostanze e ancora una volta ‘maglia nera’ della contaminazione è la Pianura Padana, per l’agricoltura intensiva qui praticata da anni. Si pensi che nelle falde profonde si ritrovano inquinanti vietati da molto tempo come l’atrazina, molecola al bando da decenni, ma tuttora presente nell’ambiente.
Le persone dovrebbero essere informate sul fatto che si tratta di sostanze pericolose anche in quantità infinitesimali e che l’esposizione umana a piccole, quotidiane dosi a questi veleni rappresenta un pericolo gravissimo per la salute, specie per donne in gravidanza, feti e neonati.
In questo panorama desolante qualche motivo di speranza viene da oltreoceano: nel 2011, in Usa, la Exxon Mobil è stata condannata a corrispondere un risarcimento di 1,5 miliardi di dollari per un grave caso di inquinamento del suolo e delle falde acquifere, rendendo giustizia ai cittadini coinvolti.
Avremo mai soddisfazioni di questo livello anche in Italia?
di Patrizia Gentilini – 12 aprile 2012 – FONTE: La Voce
In persone molto sensibili ai problemi ambientali, articoli come questo fanno accaponare la pelle…. d’altro canto è bene che certe cose si sappiano e l’oncologa Patrizia Gentilini stende un quadro davvero preoccupante per quanto riguarda l’inquinamento ambientale che, per usare le sue stesse parole, viene continuamente “violato e contaminato per colpevoli e delinquenziali comportamenti umani”.
Potrà mai cambiare tutto questo? Si potrà arrivare, un giorno o l’altro, all’abolizione TOTALE di tutte le sostanze chimiche dannose per l’ambiente e la salute dell’uomo che, ahinoi, vengono adoperate massicciamente nelle coltivazioni intensive (e non solo)?
Il “biologico” che costituisce ancora l’eccezione, potrà mai diventare la regola? Personalmente è quello che io mi auspico accada con tutto il cuore, perchè continuare a utilizzare sostanze chimiche nocive significa andare contro la nostra stessa natura, significa VIOLENTARE un ambiente che non ha bisogno di tutto questo!
Tutto si paga, non dimentichiamocelo, e a fare le spese di questo uso dissennato di prodotti chimici inquinanti saremo immancabilmente noi uomini, sopratutto le generazioni future, che si ritroveranno in “eredità” gli scempi perpetrati dalle generazioni precedenti.
Marco
Fonte:
http://marco-lavocedellaverita.blogspot.it/2012/07/cosi-hanno-inquinato-mezza-italia.html
I Tumori possono insorgere anche, ma non solo, per le scelte strutturali.
Ve lo ricordate quando Matteo Renzi, accusò la dott.ssa Gentilini,oncologa di chiara fama, di essere una apprendista alchimista nonché una terrorista? Ci auguriamo che nel frattempo abbia cambiato idea sull’utilizzo degli inceneritori.
Se non lo ricordate guardatevi questo video:
I cancrovalorizzatori, Matteo Renzi e la lettera non pubblicata da Repubblica
La lettera di protesta firmata da 50 tra medici e ricercatori mai pubblicata, forse perché utilizzando la fantasia “politicamente corretta” di chi chiama gli inceneritori “Termovalorizzatori” loro, coloro che sono a contatto con la malattia quotidianamente e probabilmente la conoscono meglio di altri li chiamano con il loro vero nome?
16 novembre 2012 – Paolo Zignani
Toni ingiuriosi e sprezzanti, aggressione verbale da parte di Matteo Renzi durante una trasmissione televisiva, in cui l’oncologa Patrizia Gentilini parlava dell’alta incidenza tumorale nelle zone ad alta industrializzazione e nei paraggi degli inceneritori. Sono passati alcuni anni, era il 2009, ma la vicenda non si è chiusa. Ecco la lettera aperta a Repubblica ancora disponibile sulla pagina Facebook di Sonia Alfano.
Una lettera aperta (e finora non pubblicata dal primo destinatario) a firma di 50 medici e biologi italiani è stata inviata più di 2 settimane fa a “Repubblica”, ma nonostante le sollecitazioni non è stata pubblicata. I mittenti hanno deciso allora di inviarla a diversi giornali nella speranza di ottenere la visibilità richiesta.La lettera è in difesa della dottoressa Patrizia Gentilini, letteralmente “aggredita” verbalmente dal presidente della Provincia di Firenze (oggi candidato sindaco) dopo che la Gentilini si era permessa di esprimere – da oncologa – il suo parere fortemente contrario agli inceneritori e termovalorizzatori (quelli che i medici di mezza Italia ormai chiamano più correttamente “cancrovalorizzatori”).
Gent.mo Direttore,
nell’edizione di Firenze del suo giornale del 25 febbraio scorso è riportato l’articolo sull’apertura della causa civile per diffamazione intentato dalla dr.ssa Patrizia Gentilini nei confronti del presidente della Provincia di Firenze e candidato a sindaco del capoluogo toscano, Matteo Renzi.
Nel corso di una trasmissione televisiva sui problemi dell’incenerimento dei rifiuti e dei possibili effetti sulla salute è emerso tutto il livore di chi, pur di difendere l’attuale gestione del problema, poco si cura del notevole incremento di malattie che potrebbero essere correlate con l’inquinamento ambientale: ci preoccupa, in particolare, il drammatico aumento (del 2% annuo: 20% in 10 anni!) dei tumori infantili (1).
La dr.ssa Gentilini ha lavorato nel campo dell’oncologia pubblica per circa trenta anni, a stretto contatto con i malati e i loro familiari, dimostrando una professionalità ed una umanità indiscutibili.
In ottemperanza all’art. 5 del Codice Deontologico dell’Ordine dei Medici, cui appartiene e di cui è referente per l’ambiente per l’Ordine di Forlì-Cesena, è da sempre impegnata per la Prevenzione Primaria, che trova nella difesa dell’ambiente il punto cruciale della tutela della salute pubblica.
Come oncologa, ha rivolto particolare attenzione all’incremento della patologia neoplastica, anche in ragione del fatto che la letteratura specialistica internazionale ha documentato negli ultimi anni un allarmante incremento di quasi tutte le neoplasie, soprattutto nelle giovani età e nel sesso femminile (1, 2). Esistono dati allarmanti che riguardano non solo l’Italia, ma anche la Francia e l’Inghilterra, che dimostrano l’alta incidenza tumorale nelle aree intensamente industrializzate e in particolare anche in quelle prossime ad inceneritori (3,4).
Su problemi tanto delicati, che riguardano la salute pubblica e l’avvenire di tutti i cittadini e dei nostri figli, si deve dimostrare sempre e dovunque la stessa attenzione e la stessa preoccupazione da parte di tutti.
Pur riconoscendo che si possano avere pareri differenti sulle soluzioni da adottare, sarebbe opportuno che chiunque rivesta ruoli istituzionali, prima di affrontare simili argomenti, si documentasse e imparasse a discuterne, specie in sedi pubbliche, con educazione, moderazione e senso di responsabilità.
Il sig. Renzi, invece, non ha soltanto affrontato problematiche tanto delicate e complesse con incredibile leggerezza, ma si è addirittura permesso di usare toni ingiuriosi e sprezzanti, nei confronti di una seria e stimata oncologa. Il breve elenco bibliografico al termine di questa lettera, è dedicato al sig. Renzi perché possa iniziare a documentarsi: potrà trovare, se lo vorrà, amplissima documentazione scientifica sull’argomento.
I medici e biologi firmatari di questa lettera non si limitano a esprimere piena solidarietà nei confronti della dr.ssa Gentilini, per incoraggiarla a proseguire in un impegno che è anche il loro, ma invitano tutti i colleghi e gli uomini di scienza a ricordare le accorate parole del prof. Tomatis, uno dei maggiori oncologi e ricercatori europei, recentemente scomparso, che a proposito della prassi irresponsabile di bruciare i rifiuti, ha dichiarato pubblicamente: “Le generazioni future non ce lo perdoneranno”.
Caro Direttore tramite il suo giornale rivolgiamo questo invito a riflettere sui preoccupanti problemi dell’ambiente non solo ai suoi lettori, ma soprattutto ai politici ed agli amministratori del nostro territorio sempre piu’ devastato da uno sviluppo vorace e inquinante.
Crediamo utile porgere questo appello soprattutto a chi si candida al ruolo di primo cittadino di una grande città, ricordandogli che tra i doveri specifici di un sindaco dovrebbe esserci quello di tutelare la salute dei propri concittadini oltre che di ascoltarli sempre con attenzione e rispetto.
La ringraziamo per lo spazio e l’ascolto che ci ha voluto accordare.
(1) Rapporto Annuale 2008 realizzato da AIRTUM
(2) Rapporto Annuale 2008 realizzato da AIRTUM “I Tumori nelle donne” http://www.registri-tumori.it
(3) « Etude d’incidence des cancers à proximité des usines d’incinération d’ordures ménagères » 2008 Secrétariat du Département santé environnement, Institut de veille sanitaire 12 rue du Val d’Osnes 94415 Saint-Maurice Cedex;
(4) “The Health Effects of Waste Incinerators” 4th Report of the British Society for Ecological Medicine Second Edition June 2008
Firenze, 4 Marzo 2009
Romizi Roberto, Presidente ISDE Italia
Pizza Giancarlo, Presidente Ordine dei Medici di Bologna
Miserotti Giuseppe, Presidente Ordine dei Medici dei Medici di Piacenza
Abbate Giuseppina, ISDE, Palermo
Baracca Angelo, Firenze
Bartolini Federico, Medico di Med Generale, Geriatra, Forlì
Bevilacqua Riccardo, Forlì
Bolognini Michelangiolo, Medico Igienista, ISDE Pistoia
Borgo Stefania, Psichiatra, Roma
Burgio Ernesto, Pediatra, Comitato Scientifico ISDE, Palermo
Carpentero Gino, Medicina Democratica, Firenze
Cigala Fulgosi Francesco, Psichiatra, Ferrara
Comella Giuseppe, Oncologia – Ist . Pascale, Napoli
Crosignani Paolo, Medico Epidemiologo Istituto Tumori, Milano
Cristalli Mauro, Biologo Univ. Roma
Degrassi Francesca, Biologa Univ La Sapienza, Roma
Di Giacomo Maria Concetta, Medico Medicina Generale, Padova
Fabbri Muller, Oncologo Ricercatore Columbus U.S.A.
Faggioli Antonio, Libero Docente Igiene Bologna
Filippazzo Maria Gabriella, ISDE, Palermo
Franceschi Paolo, Pneumologo, Savona
Galassi Andrea, Medico Medicina Generale, Forlì
Garetti Gian Luca, Medico Medicina Generale, ISDE Firenze
Generoso Massimo, Pediatra, Presidente ISDE Firenze
Gennaro Valerio, Epidemiologo Istituto Tumori Genova
Ghirga Giovanni, Pediatra, ISDE Civitavecchia
Gotti Stefano, Italia Nostra Forlì
Guerra Manrico, Medico Medicina Generale, ISDE Parma
Laghi Ferdinando, Medicina Interna Castrovillari
Litta Antonella, ISDE Viterbo
Marfella Antonio, Oncologo e Tossicologo, Napoli
Medri Laura, Biologo, Forlì
Migaleddu Vincenzo, Medico Radiologo, Sassari
Milandri Marina, Med di Medicina Generale, Forlì
Mocci Mauro, Medico di Medicina Generale, Roma
Novara Rosanna, Biologo, Torino
Paganini Marco, Neurologo, Firenze
Panizza Celestino, Medico del Lavoro, Brescia
Parisi Felicetta, Pediatra, Napoli
Pedretti Gian Piero, Ostetrico Ginecologo, Forlì
Petronio Maria Grazia, Empoli
Ridolfi Ruggero, Oncologo Endocrinologo, ISDE Forlì
Rivezzi Gaetano, Pediatra, Vice Presidente ISDE, Caserta
Rosetti Danila, Medico Medicina Generale, Forlì
Rosetti Mauro, Veterinario, Forlì
Sibilia Lucio, Psichiatra, ISDE Roma
Silvestrini Rosella, Ricercatore, Milano
Tamino Gianni, Dip. Biologia Università di Padova
Timoncini Giuseppe, Pediatra, Forlì
Tonelli Bruno, Medico Medicina Generale, Forlì
Topino Roberto, Medico del Lavoro,Torino
Valassina Antonio, Ortopedico, Università Gemelli, Roma
Valerio Federico, Chimica Ambientale Istituto Tumori, Genova
Vantaggi Giovanni, Medico Medicina Generale, ISDE Umbria
Vigotti Maria Angela, Dip. di Biologia Università Pisa
Fonte:
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E’ solo uno dei tanti frutti dell’Italica fantasia 🙂
“cancrovalorizzatore” è fenomenale, lo ammetto…